Le clinica Universo Salute è specializzato nella cura della calcolosi delle ghiandole salivari (scialolitiasi)  mediante tecniche laser all’avanguardia.

Il team guidato da Professor Capaccio, specialista in Otorinolaringoiatria ed esperto a livello Internazionale della tecnica endoscopica mininvasiva laser, è in grado di offrire una soluzione alternativa alle tecniche tradizionali.

La frantumazione dei calcoli viene effettuata mediante l’utilizzo del laser che per via endoscopica viene posizionato in prossimità del calcolo da frantumare.
L’intervento viene eseguito mediante una blanda sedazione e dura circa 30 minuti.  Il calcolo una volta frantumato viene espulso attraverso la saliva.

COSA SONO I CALCOLI SALIVARI

I calcoli salivari si formano nelle ghiandole salivari, in particolare nelle ghiandole sottomandibolari (80%) e meno frequentemente nelle ghiandole parotidi (20%). Estremamente rari sono i calcoli delle ghiandole sottolinguali e delle ghiandole salivari minori della bocca.
Il calcio è normalmente secreto dalle ghiandole salivari e, ove esistono condizioni che favoriscono la stasi della saliva (anomalie dei dotti salivari, infezioni retrograde dalla bocca, disidratazione), vi può essere l’aggregazione dei cristalli di calcio che porta alla formazione di un calcolo macroscopico.

La presenza del calcolo impedisce la normale fuoriuscita della saliva in particolare quando la si stimola nel corso di un pasto provocando la “colica salivare”, ossia una tumefazione (“gonfiore”) dolorosa della regione sottomandibolare o parotidea (vicino all’orecchio). Anche la semplice “acquolina in bocca” provocata da alcuni cibi piacevoli può provocare una “colica” salivare provocando grande disagio del paziente durante un pranzo o una cena familiare o di lavoro.
L’evoluzione della “colica” salivare è la scialo adenite acuta purulenta (infezione della ghiandola e del sistema duttale) la quale necessita di una terapia antibiotica mirata.

LA DIAGNOSI

La diagnosi si fa innanzitutto con la visita otorinolaringoiatrica che consente di poter apprezzare sia visivamente in bocca sia palpatoriamente con le mani la presenza di un calcolo; nel caso in cui durante la visita non si riesca ad identificare il calcolo si procede ad un accertamento diagnostico mediante:

  • Ecografia ed Eco color Doppler delle ghiandole salivari che consente di identificare la maggior parte dei calcoli salivari anche non radioopachi;
  • Radiografia endorale (quella dei dentisti) della bocca e radiografia laterale della mandibola per i calcoli sottomandibolari;
  • Cone beam 3D TC sia per i calcoli parotidei che sottomandibolari per i calcoli non visibili all’ecografia;
  • Scialo-RM (risonanza magnetica) nel caso di assenza di calcoli salivari e se sospettiamo una dilatazione o stenosi (restringimento) di un dotto salivare;
  • Scialoendoscopia se gli esami radiologici non hanno consentito di accertare

L’ASPORTAZIONE

I calcoli salivari possono essere asportati in scialoendoscopia con i seguenti strumenti:

  • Cestelli salivari di varie dimensioni;
  • Micro pinze per la frantumazione e l’asportazione dei frammenti di calcolo;
  • Fibra laser introdotta nel canale operatore dell’endoscopio.

L’UTILIZZO DEL LASER

Nel caso di calcoli di dimensioni superiori ai 5 mm, il primo passo è quello di ottenere la frantumazione di questi in pezzi più piccoli in modo tale da favorire la loro espulsione sia spontaneamente sia con l’aiuto degli strumenti operativi. La frantumazione dei calcoli, anche chiamata litotrissia, può essere ottenuta con strumenti intracorporei a guida endoscopica come il laser. Negli ultimi anni si è diffuso l’utilizzo del laser in ambito otorinolaringoiatrico. Tra i vari tipi di laser proposti, il laser ad olmio (holmium:yag) è quello maggiormente utilizzato e per il quale esistono dati a supporto sia della sicurezza sia dell’efficacia anche nell’ambito delle ghiandole salivari.

Scialoendoscopia e laser: la nuova frontiera per la cura dei calcoli salivari. Con un intervento di Day Surgery si salva la ghiandola salivare.

La sempre maggiore diffusione della tecnica di scialoendoscopia per l’esplorazione dei dotti salivari ha reso necessario l’utilizzo di un sistema di frantumazione o di polverizzazione dei calcoli, di una certa dimensione (maggiore di 3 mm) che non sono estraibili mediante i cestelli. Ruolo importante hanno in tal senso i laser ad olmio di nuova generazione (già testati brillantemente in urologia) la cui caratteristica è quella di essere modulabili in frequenza ed intensità a seconda della durezza e delle dimensioni del calcolo. Con un unico intervento senza tagli, nella stragrande maggioranza dei casi, in anestesia locale e blanda sedazione, il paziente ottiene l’eliminazione completa del calcolo che provoca la colica salivare.