Mastopessi
La mastopessi è l’intervento che consente di rimodellare e risollevare un seno caduto. L’intervento prevede l’eliminazione della cute in eccesso attorno all’areola e lungo il solco sottomammario, talvolta rimodellando la ghiandola.
Solo nelle pazienti con scarso volume ghiandolare sarà necessario inserire una protesi in gel di silicone.
Le protesi vengono posizionate dietro le strutture muscolari o la ghiandola mammaria, che mantiene inalterate le sue funzioni, in base alle caratteristiche anatomiche, alla qualità dei tessuti e alla storia clinica della paziente, indipendentemente dalle preferenze del chirurgo.
Solitamente residuano tre cicatrici: una intorno all’areola, una lungo il solco sottomammario ed una di raccordo fra le due. In casi selezionati è possibile effettuare l’intervento lasciando soltanto una sottile cicatrice periareolare, ossia intorno all’areola (mastopessi con roundblock).
Vantaggi: riposizionamento e rimodellamento del seno con risalita del complesso areola-capezzolo.
Dolore: minima entità, ben controllato con i comuni antidolorifici. Anestesia: sedazione completa.
Degenza: day hospital. La paziente viene operata al mattino e dimessa la sera.
Convalescenza: dopo 48 ore la paziente potrà recuperare tutte le sue attività. Per venti giorni vanno evitati lo sforzo fisico intenso, l’attività sportiva e l’esposizione al calore (saune, bagni turchi, lettini solari ecc….).
Durata del risultato: permanente, ma l’intervento non fermerà la caduta dovuta a cambiamenti di peso o all’età.
Da ricordare:
La mastopessi può essere eseguita con o senza protesi. Il seno, infatti, può essere caduto ma avere ancora un adeguato volume, in tal caso non sarà necessario l’impiego di una protesi in gel di silicone.