La chirurgia di tale patologia viene riservata alle cosiddette lesioni ulcerose resistenti alle comuni terapie.
Consiste essenzialmente nell’eseguire in anestesia per contatto o locale una toilette della lesione in oggetto seguita dall’applicazione di sostituto dermico (attualmente usiamo quello di derivazione suina).
Quest’ultimo fa da supporto ai fibroblasti autoctoni del paziente trattato con il risultato di ridurre i tempi di guarigione e non ultimo di diminuire rapidamente il grado di dolore (generalmente severo in queste patologie).
Dimesso nella giornata il paziente è immediatamente in grado di compiere tutti gli atti quotidiani della vita.